La Terra, il luogo di prima accoglienza, il punto di partenza di questa manifestazione, qualunque sia la sua forma.
In particolare la Caverna come metafora di luogo di gestazione, accogliente grembo oscuro. L'oscurità è il filo conduttore di queste parole lasciate come una bottiglia nel grande mare, scintilla di luce in una profondità semplicemente e irreparabilmente buia.
Non mi interessa la luce, ho bisogno di vivere il buio, di studiarne ogni recesso, di lasciargli spazio perché mi parli e perché mi ascolti.
Ciò che offro e che cerco è compagnia in questo viaggio. Per ora nel bagaglio l'esperienza di profondo contatto con gli elementi, conoscenza tacita condivisibile solo per esperienza, e parole magiche come sono quelle di Joumana Haddad nel suo "Il ritorno di Lilith" (L'Asino d'Oro edizioni 2009). Arriveranno altri indizi, segni, storie, immagini, poesia. Questo è solo l'inizio.
"Sono la tenebra femminile, non la femmina luce. Nessuna interpretazione mi definisce, non mi piego ad alcun significato. La mitologia mi ha accusato di malvagità, le donne mi hanno trattato da uomo; non sono la donna virile, né la donna bambola, sono il compimento della femminilità mancante. Non dichiaro guerra agli uomini, né rubo i feti dagli uteri delle donne, perché sono il demone ricercato, scettro della conoscenza, sigillo dell'amore e della libertà."
Joumana Haddad
I LUOGHI DOVE INCONTRARCI: grotta, bosco o montagna - mezzaluna crescente
In particolare la Caverna come metafora di luogo di gestazione, accogliente grembo oscuro. L'oscurità è il filo conduttore di queste parole lasciate come una bottiglia nel grande mare, scintilla di luce in una profondità semplicemente e irreparabilmente buia.
Non mi interessa la luce, ho bisogno di vivere il buio, di studiarne ogni recesso, di lasciargli spazio perché mi parli e perché mi ascolti.
Ciò che offro e che cerco è compagnia in questo viaggio. Per ora nel bagaglio l'esperienza di profondo contatto con gli elementi, conoscenza tacita condivisibile solo per esperienza, e parole magiche come sono quelle di Joumana Haddad nel suo "Il ritorno di Lilith" (L'Asino d'Oro edizioni 2009). Arriveranno altri indizi, segni, storie, immagini, poesia. Questo è solo l'inizio.
"Sono la tenebra femminile, non la femmina luce. Nessuna interpretazione mi definisce, non mi piego ad alcun significato. La mitologia mi ha accusato di malvagità, le donne mi hanno trattato da uomo; non sono la donna virile, né la donna bambola, sono il compimento della femminilità mancante. Non dichiaro guerra agli uomini, né rubo i feti dagli uteri delle donne, perché sono il demone ricercato, scettro della conoscenza, sigillo dell'amore e della libertà."
Joumana Haddad
I LUOGHI DOVE INCONTRARCI: grotta, bosco o montagna - mezzaluna crescente